Descrizione
Il 29 novembre sciopero generale e manifestazione interprovinciale a Pisa: le richieste dei COBAS Scuola
Nel quadro dello sciopero generale di tutto il lavoro dipendente pubblico e privato convocato dalla Confederazione COBAS e altri sindacati conflittuali i COBAS Scuola della provincia di Lucca invitano docenti ed Ata a scioperare e a partecipare alla manifestazione interprovinciale che si terrĂ a Pisa in p.zza XX Settembre (Logge del Comune) con un presidio alle 9 e il corteo unitario con i collettivi studenteschi in partenza alle 10,30.
Richiediamo significativi investimenti nella scuola e un contratto che preveda il recupero del potere reale di acquisto eroso dall’inflazione;  la revisione delle forme di reclutamento e l’immissione in ruolo dei docenti precari con 3 anni di servizio e degli Ata con 2 su tutti i posti vacanti e disponibili; il Ruolo unico che equipari contrattualmente i/le docenti dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado; un’Educazione Civica che affronti le emergenze educative, sociali e ambientali e sia strumento per la formazione ad una cittadinanza responsabile, attiva e inclusiva; il rispetto della libertĂ di espressione e di dissenso, nella scuola come nella societĂ . Le Linee guida di Valditara evidenziano, invece, un’ideologia nazionalista e aziendalista, confermata dalle recenti scandalose dichiarazioni del Ministro sulla presunta “fine del patriarcato” e l’uso dei migranti come novelli untori responsabili dei femminicidi!       Â
Scioperiamo anche contro il taglio del 25% del turn over del personale con la riduzione di 5.660 posti per i docenti e di 2.174 per gli ATA (7.834 posti in meno); contro l’Autonomia differenziata che, seppur ridotta a brandelli dalla Corte Costituzionale,  rischia ancora di frantumare l’unitarietà della scuola, minando l’uguaglianza del diritto all’istruzione e la libertà di insegnamento; contro la riforma quadriennale degli istituti tecnici e professionali che sottrae tempo scuola agli studenti, immettendoli nel mondo del lavoro precario, riducendo gli organici di docenti ed ATA; contro il Liceo Made in Italy che determinerebbe un grave impoverimento dei licei con la potenziale perdita degli attuali percorsi di liceo economico sociale.